Disinformazione, deepfake, propaganda, falsificazione, manipolazione, polarizzazione, banalizzazione, echo-chamber e “outsourcing cognitivo” con l’adozione indiscriminata e compulsiva dell’IA minano la capacità di distinguere vero da falso.
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L’economia della conoscenza, un tempo celebrata come fonte di progresso e valore, sta cedendo il passo a un’epoca dominata da caos informativo e sovraccarico cognitivo, che sfocia in una “unknowledge economy”. Sorgono dubbi e domande. Se domina il regno del verosimile che faccio? Che cosa è vero e cosa è falso? Che cosa è ancora autentico e genuino? Che cosa è veramente rilevante? Dove sono i messaggi affidabili? Quali fonti sono ancora attendibili? È l’inizio di una perdita di controllo dei contenuti? Di chi o cosa posso ancora fidarmi? Come posso riconquistare la mia sovranità cognitiva?La provocazione finale “se non so più niente, come faccio a decidere?” è una sfida aperta per individui, imprese e istituzioni chiamate a ripensare i propri strumenti decisionali con nuove competenze per ricostruire la sovranità cognitiva. Perché alla fine si tratta di traghettare l’impresa dalla sponda della unknowledge economy a quella della nextknowledge economy. La neoconoscenza che tutti dobbiamo cercare e conquistare.