Nella pedagogia di genere, la differenza si contrappone alle identità rigide, così come si contrappone all’indifferenza, e si apre al tema della cura per tutti i soggetti marginalizzati e discriminati, volendo essere alleata della presa di parola e della lotta di emancipazione dell’Altra/o/ .
[...]
A partire da questa consapevolezza teorica, il presente volume – nella varietà dei suoi contributi – dà conto molto bene dell’articolazione plurale della pedagogia di genere e sessualità nel nostro Paese, disciplina che si caratterizza oggi come una pedagogia attenta alla relazione tra le differenze e come piattaforma politica per una pedagogia dell’emancipazione. Per questi motivi, la pedagogia di genere ha ormai trovato pieno riconoscimento accanto alle discipline sorelle – la pedagogia speciale e quella interculturale – con cui contribuisce alla costruzione di un’articolata Pedagogia delle differenze che ha fatto proprio l’insegnamento dell’intersezionalità come strumento teorico e operativo. Contemporaneamente, il volume vuole essere un omaggio alla figura di Simonetta Ulivieri, al suo lavoro pionieristico e al suo inesausto impegno per lo sviluppo della pedagogia di genere in Italia. Le curatrici e il curatore del volume hanno infatti, in maniera più o meno diretta, appreso dal suo magistero teorico e con lei hanno sviluppato dei legami che, nonostante la differenza generazionale, possiamo definire di amicizia.